2019-10-22

L’esame del midollo osseo, o aspirato midollare, è una procedura che viene eseguita dall’ematologo con lo scopo di raccogliere del “sangue midollare”. Questo tessuto è un liquido denso contenente dei frusti (grappoli) di cellule staminali midollari (a vario grado di differenziazione) che rappresentano i progenitori di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Quest’ultimi, una volta ben maturati, vengono immessi nel circolo sanguigno.

 

La raccolta del sangue midollare si esegue con un ago scanalato contenente un mandrino e si sceglie come sede per la manovra l’osso dell’anca (in regione lombare bassa) in un punto detto “spina iliaca posteriore superiore” perché è un punto ricco di midollo e dove non si rischia di far danni ad organi nobili. Si fa un’anestesia locale come dal dentista (sempre verificando che non ci siano allergie alla lidocaina e che il paziente abbia coagulazione e piastrine sufficientemente buone per la manovra) e dopo due minuti si inizia a scendere con l’ago di alcuni centimetri. Arrivati a 1.5-2 cm ci si ferma e si sfila il mandrino in modo che sia aperto il canale dell’ago e che con un’altra siringa si possa aspirare un po’ di sangue midollare. Si chiede al paziente di fare un’inspirazione profonda per aiutare il midollo a uscire in pochi secondi. Questa aspirazione può procurare una “scossettina” nel punto di aspirazione al paziente ma il tutto e’ generalmente breve e ben tollerato.

 

Nella maggior parte dei casi la manovra dura al massimo 10 minuti e il paziente viene tenuto in osservazione una mezz’ora. Quasi sempre viene eseguita in regime di day hospital.
Il materiale così raccolto viene usato per eseguire lo striscio di sangue midollare (si striscia il materiale su un vetrino e si guarda al microscopio per vedere lo stato di salute delle cellule), l’immunofenotipo (si mettono le cellule in una macchina che le separa e le conta in base alle loro “molecole di superficie”) e la citogenetica (l’esame dei cromosomi che vengono contati e analizzati).

 

É importante che il paziente segnali sempre allergie ai farmaci, storia di sanguinamento o malattia emorragica e l’assunzione di farmaci anti aggreganti o anticoagulanti.